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Correlazioni in Medicina



Malattia della arteria coronaria principale di sinistra: confronto tra impianto di stent e bypass


Diversi studi hanno confrontato gli effetti dello stenting coronarico e del bypass coronarico ( CABG ). Tuttavia ci sono dati limitati riguardo agli outcome di lungo periodo di questi due interventi per i pazienti con malattia dell’arteria coronaria principale di sinistra non-protetta.

Uno studio, coordinato da Ricercatori dell’University of Ulsan College of Medicine a Seul in Corea, ha valutato 1.102 pazienti con malattia dell’arteria coronarica principale di sinistra non-protetta, sottoposti ad impianto di stent, e 1.138 pazienti, sottoposti a CABG, nel periodo 2002-2006.

Sono stati confrontati gli outcome avversi ( mortalità; outcome composito di morte, infarto miocardico onda Q, o ictus; e rivascolarizzazione del vaso bersaglio ).

Non sono state osservate significative differenze tra i gruppi stenting e bypass coronarico riguardo al rischio di morte ( hazard ratio per il gruppo stenting =1.18 ), oppure al rischio dell’outcome composito ( hazard ratio per il gruppo stenting =1.10 ).

La percentuale della rivascolarizzazione del vaso bersaglio era significativamente più alta nel gruppo che ha ricevuto l’impianto di stent che nel gruppo sottoposto a bypass ( hazard ratio; HR=4.76 ).

Il confronto tra il gruppo a cui sono stati impiantati gli stent di metallo nudo e quello sottoposto a CABG, e tra il gruppo con impianto di stent a eluizione di farmaco e quello sottoposto a bypass, ha prodotto risultati simili, sebbene fosse stato osservato un trend di maggiore incidenza di mortalità e di endpoint composito nel gruppo in cui erano stati impiantati gli stent medicati.

Lo studio non ha evidenziato differenze significative nella percentuale di mortalità o di endpoint composito di morte, infarto miocardico onda Q o ictus, tra i pazienti riceventi lo stent e quelli sottoposti a baypass aortocoronarico.
Tuttavia, l’impianto di stent, anche con gli stent a rilascio di farmaco, è risultato associato ad una maggiore probabilità di rivascolarizzazione del vaso bersaglio, rispetto a CABG. ( Xagena2008 )

Seung KB et al, N Engl J Med 2008; Published online


Cardio2008

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